martedì 17 luglio 2007

Nel 2010 finirà l'era del telecomando


Al momento gli ingegneri americani hanno realizzato un prototipo capace di interpretare una serie di semplici comandi "manuali" che abilitano le funzioni base dei dispositivi, come ad esempio l'accensione o lo skipping dei canali. In futuro, però, non è esclusa la possibilità di una maggiore interazione, sebbene padroneggiarla potrebbe significare dove apprendere una sorta di "linguaggio gestuale".

I gestiIl sistema si basa su un'unità centrale, da collegare ai dispositivi, in grado di rilevare a distanza i movimenti delle mani. Di lì in poi si tratta semplicemente di chiudere un pugno (avvio), tirare su un pollice (procedere con i canali), distendere la mano (accensione) etc.

Anche gli ingombri sono minimi. Il test pubblicato mostra un piccolo scatolotto da posizionare semplicemente in linea con l'utente, quindi magari su un ripiano della libreria o direttamente sul televisore. Il software, inoltre, parrebbe in grado di distinguere i gesti "di comando" da movimenti non intenzionali.

L'obiettivo finale comunque è quello di raggiungere il mercato entro tre anni, magari con una soluzione ultra compatta - integrabile direttamente nell'elettronica di consumo e anche nelle console per i videogiochi. Il che significherebbe dar ragione ancora una volta a Robert Adler, l'inventore del telecomando, secondo cui è "ragionevole e razionale controllare la televisione da dove normalmente ci si siede per guardare la televisione".

Nessun commento: